Dallo Jonio all’Adriatico

Pronti ad immergervi nelle fresche e limpide acque del Salento? A nuotare, magari, “dallo Jonio all’Adriatico”? Non preoccupatevi, il percorso è da costa a costa sì, ma non bisogne-rà andarci “a nuoto”! SalentoVirtuale.com, infatti, vi propone un itinerario che da Porto Ce-sareo arriva ad Otranto cercando di trarvi in tentazione illustrandovi alcuni “tesori” dell’entroterra. Ma andiamo con ordine… Chi non ha mai sentito parlare della bellissima Porto Cesareo? Al centro del paese, che si pone come un balcone su uno dei mari più belli d’Italia, si erge la Torre di Carlo V che risale al VI secolo. Dalla torre, ad un passo di mare, è situata l’Isola dei Conigli, che ospita oltre 200 specie di vegetali. Lungo i 17 km della costa che comprende Porto Cesareo svettano una serie di Torri e si ergono masserie fortificate che costituiscono i paesaggi suggestivi per escursioni turistiche. Da Porto Cesareo ci spostiamo a Leverano, per uno sguardo alla Torre Quadrata e alla Chiesa Parrocchiale del ‘600. Poi ancora una capatina a Copertino, dove potremo ammirare l’imponente Castello provvisto di un ampio e profondo fossato e il Santuario di S. Giuseppe da Copertino, il “Santo dei voli”. Qui, nel cuore della chiesa, si trova ancora l’antica piccola stalla dove, appunto, il Santo venne alla luce. E adesso perché non raggiungere anche Lequile, a distanza di qualche km? Già dalla strada comincia ad intravedersi la scenografica cupola maiolicata della Chiesa di S. Vito, situata nel centro storico del paese. Di fronte alla chiesa, degna di nota è anche l’omonima Guglia, che fu eretta nel 1694. Da Lequile potremmo raggiungere Melendugno ed essere affascinati, nel suo territorio, dalla presenza del Dolmen Placa… Ma, andiamo avanti. Conoscete la leggenda del Nemanthol di Calimera? Questo “buco circondato di pietra” è posto nella Chiesa di S. Vito e si dice che, oltrepassandolo, propizi la maternità alle donne e la potenza virile agli uomini… Vale la pena provare, no? Da Calimera raggiungiamo Martano. Caratteristica sarà senz’altro una passeggiata tra le sue case a corte, per poi ammirarne anche il Castello (ora palazzo baronale), la Parrocchiale dell’Assunta e la Chiesa dell’Immacolata. Da questi luoghi, a poco più di una quindicina di km, eccoci giunti finalmente ad Otranto, la città del “Canale”, il nostro “specchio dell’Oriente”. Bagnata dall’Adriatico, la costa si snoda attraverso lidi che richiamano turisti di ogni nazionalità o generazione. Ma Otranto non significa solo mare, spiagge e sole: la cittadina offre anche molti spunti d’arte e cultura. Basta visitarne la Cattedrale per scoprire il suo tipico pavimento a mosaico; oltrepassare la Porta Alfonsina che , racchiusa tra due torri cilindriche, dà accesso alla città medievale. Poi ancora un’occhiata al Castello (della fine del ‘400) con all’ingresso lo stemma di Carlo V. Degne di nota anche l’Edicola bizantina di S. Pietro e la Chiesa di S. Maria dei Martiri… Se abbiamo dimenticato qual-cosa non vi resta che raggiungerci e percorrere fino in fondo il nostro viaggio “dallo Jonio all’Adriatico”.