Eccoci! Un cerchio di persone che suonano
i tamburelli tipici salentini e altre nel cerchio che ballano...
Una volta nel Salento era
diffuso il lavoro nei campi; non era raro essere morsi dalla tarantola,
che in queste terre arse viveva bene.
Le persone pizzicate iniziavano
a star male e l'unico modo per guarirle, da almeno un millennio, era
suonare, lasciare che ballassero fino a 'guarire'.
Nel nostro secolo poi è
arrivata la tv, la medicina occidentale, la psichiatria, che tentava
di curare i 'malati', ma le ultime scoperte farmacologiche erano solo
nuovi intrugli chimici, ben lontani dal 'guarire'. Chi poteva guarire
erano i suonatori, persone comuni che nelle occasioni tiravano fuori
i loro strumenti.
L'orchestrina era formata
da tamburelli, una chitarra e una fisarmonica, un violino, che suonavano
la Pizzica.
Era quindi musica popolare,
che chiunque poteva suonare; la musica non era fine a se stessa, ma
era terapeutica; in realtà, oltre il morso del ragno, c'era una forte
voglia di esprimersi, di liberare un'energia che la comunità opprimeva.
Oggi, a distanza di molti
anni, il fenomeno ridiventa forte: nel Salento e non solo c'è sempre
più voglia di Pizzica: una etnomedicina, un ballo libero che rilassa
corpo e mente; un modo per stare insieme ai vecchietti carichi di storia;
un modo per riprendersi un modo di esprimersi e divertirsi primitivo;
e oltre la musica, il ballo, i canti, un qualcosa di misteriosamente
umano, che dalla notte dei tempi si perpetua...
fonte:
http://www.geocities.com/TheTropics/Shores/6848/pizzica.htm