Salento al top, ma non per i cani: spiagge e lidi off limits

[ FONTE: quotidianodipuglia.it ]

Il turismo nel Salento è cresciuto molto negli ultimi anni, ma tanto c’è ancora da fare: ci sono molti segmenti di mercato che andrebbero implementati, target turistici che andrebbero non solo intercettati, ma soprattutto curati. Molto spesso si pensa a far giungere i turisti dalle diverse parti d’Italia e del mondo, ma una volta qui non ci si cura delle loro esigenze. Da sempre sono tantissime le campagne pubblicitarie, nazionali e non, per “non abbandonare i cani durante le vacanze”, salvo poi scoprire che non si possono portare ovunque. In Puglia, meta desiderata per il mare meraviglioso, non si possono infatti portare i cani in spiaggia. Un’ordinanza regionale vieta agli animali di affezione di entrare in spiaggia. Una notizia appresa con disappunto da diversi turisti e bagnanti, i quali hanno protestato nelle varie spiagge del litorale adriatico, in primis Torre dell’Orso, ma anche San Foca e Alimini; e la stessa cosa accade anche nelle spiagge ioniche come Porto Cesareo e Gallipoli.
Se in alcune zone, come nel Gallipolino si è più tolleranti ed il cane «si può portare al guinzaglio e solo se al vicino non crea problemi», in molte altre spiagge le forze dell’ordine sono più intransigenti, impedendo la discesa in spiaggia dei piccoli amici dell’uomo.
Di fatto l’ordinanza regionale vieta «di condurre e di far permanere qualsiasi tipo di animale, anche se munito di museruola e guinzaglio, in aeree non appositamente attrezzate, autorizzate e segnalate, ad accezione delle unità cinofile di salvataggio e salvavita riconosciute. Il titolare di ogni concessione balneare potrà comunque consentire l’accesso, nell’ambito della propria struttura balneare, di animali di piccola taglia in regola con le vaccinazioni igienico sanitarie previste sotto uno o più ombrelloni posti in zona retrostante, ovvero, in posizione tale da non arrecare disturbo o disagio agli altri utenti». I cani sono pertanto vietati anche nelle spiagge libere, ma sono in molti a non essere a conoscenza della norma, e soprattutto sono tanti gli albergatori che – consapevolmente o … continua a leggere

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