Leggenda nella storia

Certamente tutti sappiamo che a volte la storia trova le sue radici nella leggenda, o vice-versa, e il Salento è ricco di questi caratteristici esempi. Anche se avete soltanto tre giorni a vostra disposizione, SalentoVirtuale.com vuol farvene “esplorare” almeno un paio. Eb-bene, la nostra prima mèta sarà Taurisano, situato proprio nel cuore del Salento, a pochi km da Leuca, Gallipoli e Torre San Giovanni (da Lecce ne dista circa 55). Qui incontreremo il Santuario di Maria SS. della Strada, il più importante esempio di architettura romanico-pugliese del territorio salentino. Ma non è di questo che vogliamo parlarvi, bensì della leggenda che si nasconde dietro la sua edificazione: si racconta, infatti, che la chiesa venne eretta da un mercante miracolato dalla Madonna. Da qui, l’usanza di circondare l’edificio con un lungo cordone intessuto a spirale con fili d’oro (ricavato dai gioielli del mercante). Attualmente, quel cordone è ricoperto di cera rossa, non da fili d’oro (per non gravare i fedeli di immani spese per la sua realizzazione, ma ciò che conta è che quell’antica tradizione sia rimasta, in sostanza, la stessa nel corso dei secoli: in effetti la chiesa fu edificata tra la fine del XIII secolo ed il 1320. Un altro esempio di leggenda nella storia è, sempre a Taurisano, la Quercia del SS. Crocefisso. Si narra che sia stata piantata dal fondatore dell’omonima cappella lì di fronte per esaudire una richiesta del Santissimo che gli era apparso in sogno. Secondo il messaggio lasciatogli da Cristo, la quercia sareb-be in pochi anni divenuta così rigogliosa da riuscire ad adombrare non solo la cappella, ma anche tutto lo spazio intorno. In effetti, a tutt’oggi, le dimensioni dell’albero sono notevoli: circa 30 m di diametro per un’altezza di 40 m! Che in questa leggenda ci sia un fondo di verità? Mah! Da Taurisano ci spostiamo ad Ugento, questa volta alla ricerca del-la”storia” vera e propria; quindi, vi suggeriamo un salto all’ex convento dei Celestini dove si trova il Museo civico archeologico “Salvatore Zecca”. Qui, pensate, sono conservati oltre 800 reperti provenienti dalla zona ugentina e risalenti dal periodo neolitico, al messapico, fino al Medioevo. Preziosa è altresì la tomba dell’Atleta del VI secolo a.C. Insomma, leg-genda nella storia o storia nella leggenda, SalentoVirtuale.com vi ha illustrato un assaggio del patrimonio culturale salentino che sarete voi a decidere se gustare durante la vostra “small holiday spring”.