Curiosità

FORUM



CITTA'
>LECCE
>TARANTO
>BRINDISI
>ALEZIO
>CASARANO
>GALLIPOLI
>LIZZANELLO
>MAGLIE



CONSIGLIATI
Il tuo sito qui
Titolo: La provocazione di Briatore fa bene al Salento
Data: 29/09/2016 Fonte: quotidianodipuglia.it
Questa news è stata letta: 432 volte

La provocazione di Briatore fa bene al Salento

News: Se il problema è parlar male di Flavio Briatore o rispondergli per le rime, non c’è problema. L’uomo non fa nulla per riuscire simpatico o per farsi accettare. Non sa cosa sia il “politicamente corretto” o il discorso accorto, la sua cifra è la provocazione continua, quasi sempre fine a se stessa, ma non si può negare che qualche volta abbia potuto cogliere nel segno.
La vita di Briatore esemplifica un modello che si può anche invidiare (ricchezza, belle donne, yacht, jet, fuoriserie) ma non condividere, se non altro perché sarebbe egoistico e irrealistico immaginare una società che ha come faro l’opulenza esibita e non le mille povertà da combattere ogni giorno e, infine, sconfiggere.

Ma, nel caso della “provocazione” del fondatore di Billionaire sul turismo e il Salento, non è difficile cogliere, come pure qualcuno ha fatto (puntuali le considerazioni di Sebastiano Venneri, responsabile del Settore Mare di Legambiente) elementi di interesse che si sono materializzati in una sorta di pugno nello stomaco su un corpo - quello salentino, ma, più in generale di tutto il Mezzogiorno - un po’ stanco, sazio, fermo a contemplare orgogliosamente i successi in campo turistico, e, forse, meno propenso a riconoscere le proprie criticità e arretratezze come presupposto per potersi lanciare nelle necessarie sfide innovative e competitive.
Briatore, con il suo linguaggio brusco e diretto, tanto fastidioso quanto pungente, ha sollevato un polverone, riuscendo a centrare due obiettivi in un colpo solo: ha lanciato in grande stile il suo Twiga Beach Club, nuovo lido di lusso che aprirà i battenti il prossimo anno ad Otranto - ed è quello che più voleva -, ma ha anche acceso i riflettori nazionali su limiti e potenzialità ancora inespresse del sistema turistico salentino, pugliese e meridionale (vedi, ad esempio, la paginata del Corriere della Sera del 22 settembre scorso dal titolo “Briatore e la Puglia. Rissa sui ricchi”).

In generale, è meglio parlare con chiarezza, piuttosto che essere omissivi. Da questo punto di vista, tutto si può dire, tranne che l’uscita di Briatore sia stata inutile o addirittura dannosa dal momento che il confronto - seppur acceso - sul presente e sul futuro di un settore nevralgico per la nostra economia, qual è diventato il turismo, non può essere rubricato come un maldestro esercizio da evitare ad ogni costo.
Il confronto continuo, anche con chi propone soluzioni a prima vista poco ragionevoli, è necessario perché allarga gli orizzonti della nostra visione delle cose, ma soprattutto perché ci costringe a fare i conti con la realtà e la crudezza dei numeri. E realtà e numeri (vedi “Il Sud deve morire” di Carlo Puca, Marsilio Ed.) ci dicono che su un totale di 380 milioni di presenze turistiche (160 sono straniere e solo una su 10 si avventura a Sud di Roma) solo 76 milioni (appena il 20%) arrivano nel Mezzogiorno. Se si sposta l’attenzione sul fatturato emerge che solo 4 miliardi di euro, su un totale di 32, ricadono sul Mezzogiorno. L’analisi dei dati sul turismo a livello regionale è impietoso: se il Lazio e la Lombardia fatturano 5,3 miliardi di euro ciascuna e il Veneto 5, la Campania si ferma a 1,4 miliardi, la Sicilia a poco più di 1, la Puglia a 580 e la Calabria 145. Del resto, nonostante le favorevoli condizioni ambientali e climatiche, persino il turismo balneare nel Sud incide solo per il 24,7% rispetto al totale nazionale...(continua)


 Link correlato alla news 
www.quotidianodipuglia.it/pensieri_e_parole/briatore_salento_polemica-1993349.html


 Invia la news 
Tua e-mail:
E-mail amico :